Non arrendersi mai. L’atleta e l’imprenditore uniti dai valori dello sport
Gabriele Cera è un campione. Ma un campione della vita prima che dello sport.
Un lottatore che non smette mai di sognare e di porsi obiettivi sempre più alti. Perché, come lui stesso ammette, “è solo colui che alza sempre un po’ di più l’asticella davanti a sé che può ambire a cambiare e a crescere come persona e come atleta.”
E questo Gabriele lo dimostra da sempre.
Inizia a praticare Karate, la sua passione, a soli 6 anni e da allora non si è più fermato, raggiungendo risultati importanti nel panorama internazionale. Gabriele oggi ha 30 anni e dallo scorso anno combatte per una grande promotion americana con sede a New York nell’ambito del professionismo del ‘karate combat’, una disciplina che unisce e richiede la conoscenza di più stili d’arti marziali. Grazie alla sua tenacia e alla voglia di non arrendersi mai, ha dimostrato di aver superato i propri limiti.
Cosa ti ha aiutato nella vita?
“Anzitutto la lealtà, l’onestà prima di tutto con sé stessi e poi con gli altri. Bisogna mettersi in gioco per primi se vogliamo che anche gli altri credano in noi. È così che poi riconosci davanti a te il percorso giusto e le persone giuste.”
E a proposito di persone, raccontami la tua amicizia con Riccardo Anelli?
“Tra le persone giuste per me c’è Riccardo Anelli, cui devo moltissimo. L’ho conosciuto nel 2016, presentatomi da un amico comune perché avevo bisogno di consigli nell’ambito di un progetto di palestra che volevo aprire. Riccardo all’epoca era in Technogym, azienda leader di macchinari sportivi. I suoi consigli, la sua vicinanza e il suo aiuto ‘concreto’ e non solo professionale ma anche e soprattutto umano, è stato per me essenziale. Credo che la fortuna più grande sia incontrare persone come lui, umane e in grado di riconoscere empaticamente l’umanità negli altri, ma anche le loro capacità. È stato come un fratello maggiore – mi confessa – emozionato. Oggi che anche lui è alle prese con la sua grande sfida nel settore immobiliare, e come imprenditore, vorrei ricambiare la sua vicinanza umana e supportarlo, come posso.”
Cosa unisce secondo te il tuo percorso da atleta con quello imprenditoriale di Riccardo?
“I valori dello sport insegnano molto a tutti. Per migliorarsi e raggiungere traguardi più alti bisogna uscire dalla propria zona di comfort e mettersi in gioco. Ma per mettersi in gioco non ci vuole solo coraggio, ci vogliono risorse e qualità umane salde, ci vuole ‘resilienza’. Questo vale per qualsiasi sfida da affrontare, da quella sportiva a quella imprenditoriale, non arrendersi mai.”
Riccardo, nel tuo team vuoi trasmettere i valori dello sport. Perché?
“Cos’è una scelta? Per me significa uscire dalla propria zona di comfort, separarsi da quelle paure che ci legano a rimanere dove siamo. I nostri obiettivi sono molto ambiziosi. Lo sport, e abbiamo qui l’esempio di Gabriele, ci insegna che la preparazione per raggiungere un obiettivo è fondamentale. L’allenamento, il superamento della fatica e degli ostacoli, l’andare oltre: questi sono i valori che cerchiamo nelle persone che lavoreranno in Anelli Group.”
Lucilla La Puma